EURECA
Camilla - food coop
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Camilla nasce da un percorso di progettazione di un “ gruppo di acquisto solidale” Alchemilla a Bologna, grazie all’incontro con Associazione Campi Aperti, che da anni organizza mercati in piazze pubbliche per agricoltori biologici.
L’esperienza dei mercati di piazza ha ispirato la nascita di Camilla, soprattutto per l'opportunità di stimolare la crescita di consumatori consapevoli, in contatto diretto con chi produce, e quindi consumatori attivi di un circuito che porta sugli scaffali prodotti freschi e di qualità
Per sviluppare questa idea di nuove modalità di consumo e partecipazione è nata l’idea di un “emporio di comunità” che si ispira all’esperienza di Park Slope a New York e Bees coop in Belgio, basato sull’idea del Consumo critico e consapevole.
Operativo dal 2019, Camilla riprende l’esempio della Park Slope Food Coop, nata a New York nel 1973 e che oggi conta oltre 16.000 soci. Da qualche anno, in Europa, sono sorte decine di nuove esperienze che si rifanno a quel modello, come La Louve di Parigi e la Bees Coop di Bruxelles. Questi numerosi esempi hanno ormai confermato la sostenibilità del modello.
Nel concreto, la sostenibilità economica è garantita dal numero dei soci e dal volume d’acquisto di ciascun socio. L’acquisto di gruppo riduce il prezzo di vendita dei prodotti, con vantaggio per tutte le persone che acquistano, ma senza togliere valore al lavoro necessario alla realizzazione dei prodotti. Ci si sostituisce all’intermediario della Grande Distribuzione Organizzata con il Gruppo di Acquisto.
Camilla è il primo esperimento italiano di Food Coop. Nel concreto è un’esperienza di consumo differente, più partecipata e consapevole, che si concretizza in quello che possiamo definire un supermercato autogestito da chi lo frequenta, e sulla responsabilizzazione del consumatore.
Camilla si basa sull’autogestione. Come? Partecipando attivamente alla selezione dei prodotti e poi auto gestendo l’approvvigionamento, la distribuzione e la vendita a scaffale. Per acquistare da Camilla, per regolamento, è necessario essere soci della cooperativa, e quindi supportare tutta l’attività. è necessario associarsi e mettere a disposizione della propria cooperativa 3 ore di tempo al mese per svolgere le attività di gestione dell’emporio. Sostenendosi grazie al lavoro volontario e quindi riducendo i costi del personale, Camilla riesce ad avere prezzi giusti per i produttori ma non alti per i soci.
l'Emporio vende soprattutto prodotti alimentari, da filiere biologiche e sostenibili (confezionati e sfusi, con progressivo inserimento di ortaggi e frutta freschi, formaggi, carne).
Tutti i prodotti presenti in emporio provengono da filiere biologiche, etiche e sostenibili. Il documento di riferimento per i prodotti alimentari sono le “Linee guida per la scelta dei produttori”, che definisce i requisiti specifici a seconda del tipo di prodotto. Il gruppo lavora costantemente ad un sistema di valutazione più ampio, che prevede la verifica della qualità dei produttori e del rispetto dei principi di Camilla.
La scelta dei prodotti all’interno di Camilla è intesa come uno strumento di tutela dei territori e di emancipazione delle comunitа, ed è affidata ad un gruppo di lavoro apposito, costituito da soci competenti.
I criteri fondamentali per la scelta dei prodotti sono: Produzioni agricole biologiche, biodinamiche o equivalenti, Sostenibilitа ambientale e sociale, Trasparenza nelle relazioni, Riduzione degli imballaggi, Nuovi insediamenti rurali, Autodeterminazione alimentare, Chilometro equo, Gradualitа e condivisione delle scelte, Trasformazioni contadine, Risparmio energetico, Sostegno a produttori in difficoltа, Nuove filiere, Diffusione prodotti sfusi.
Camilla promuove le filiere produttive corte e locali, e la conoscenza diretta dei produttori, nel segno di una relazione costruttiva e trasparente tra i soggetti coinvolti nella filiera, dalla produzione al consumo.
È il concetto di “scambio mutualistico” tra i soci e la cooperativa: ottimi prodotti a prezzi contenuti, in cambio di un turno di lavoro volontario per il funzionamento dell’emporio.
Oltre alla possibilitа di fare una spesa solidale, etica e sostenibile, le socie e i soci sono incoraggiati a partecipare attivamente ai vari aspetti della vita della cooperativa. I soci organizzano anche incontri di food letteratura: il focus sulle filiere etiche che contrastano caporalato e sfruttamento dei migranti, l'approfondimento sui sistemi di garanzia partecipata verso i produttori di cibo, l'incontro sulle filiere di produttori.
Dal 2019: in 56 sono partiti come soci fondatori, 475 sono i soci cooperatori allo stato attuale. Organizza incontri con i produttori, eventi aperti al pubblico, amplia con costanza la sua rete di fornitori, dimostrando che il modello dell’emporio di comunità può funzionare anche in Italia.
https://www.gamberorosso.it/notizie/food-coop-in-italia-come-funziona-il-supermercato-autogestito/
https://www.gamberorosso.it/notizie/camilla-apre-a-bologna-tutto-pronto-per-il-debutto-della-prima-food-coop-ditalia/
www.camilla.coop
https://comune-info.net/nostri-non-sono-clienti/
https://www.campiaperti.org/
https://www.foodcoop.com/
https://bees-coop.be/
https://camilla.coop/wp-content/uploads/2021/05/EC-Linee-guida-scelta-produttori_2019.pdf
Direct SDGs:
SDG indirettamente connessi::
Camilla è il primo esperimento italiano di Food Coop, un supermercato autogestito da chi lo frequenta. è basato su autogestione e partecipazione, perché il senso di comunità possa incentivare il desiderio “di un'economia diversa e un mondo migliore”.
1 How does Camilla, as a "solidarity purchasing group" and a Food Coop, differ from traditional supermarkets in terms of its operational structure and the involvement of its members in the decision-making processes?
2. What specific criteria and guidelines does Camilla follow in selecting and sourcing products from organic and sustainable supply chains, and how does this contribute to the store's commitment to environmental and social sustainability?
3. In what ways does Camilla encourage its members to actively participate in the cooperative beyond shopping, and what types of events or activities are organized to foster a sense of community and shared values among the cooperative members?
Agostino Cefalo, Gramigna ODV